L'aria
e' tersa.. direi quasi pulita in questa tappa di mezzo che mi separa
tra Milano e Casamia. Si, perche' non ci sono collegamenti diretti
Milano-Novi, ad eccezion fatta per un regionale delle 16.30. Unico
supersiste.
Cosi'
mi trovo a vagabondare in un'altra cittadina, dove gli abitanti.. si
dice.. siano "piu' milanesi" che "alessandrini". Si, insomma, qui la
gente e' piu' avanti. Si dice.
Impiego
questa parentesi di tempo immensa camminando coi miei pensieri tra le
vie del centro. Deserto a quest'ora: le 13.30. C'e' un bel sole e mi
viene subito voglia di andare al mare. Gironzolando qua e la' con la
pesante valigia del wekend in spalla (contenete persino il famoso ciuffo
di cavolo nero che non avrebbe certo resistito 4 gg ulteriori da solo)
incappo in una vetrina. Conosco fin troppo bene quelle vetrine, quel
mondo che ora mi sembra cosi' lontano. C'e' un bel manichino, una bella
mise en place ed un maglioncino celeste. Leggo il prezzo. Lo osservo
bene: e' pieno di buchi, senza uno studio preciso.. direi piuttosto che
sembra mangiato dalle tarme. C'e' persino una macchia di vernice bianca
vicino al collo, quasi come fosse appartenuto fedelmente fino a quel
momento ad un imbianchino.
Riguardo il prezzo.
Mi
sento sollevata: se in questa citta' di gente "avanti" va' di moda
questo maglioncino, allora io ed il mio armadio siamo decisamente
trendy!
L'aria
e' cosi' bella avvicinandomi a casa che mentre aspetto il pullman muoio
dalla voglia di scrivere questi pensieri, ma non ho una penna. Ho un
quaderno, ma non una penna.
Finalmente
salgo sul pullman, io 5 ragazzini pustolosi e alcuni magrebini: "Per
Novi, grazie", "dueeuroeventi", "ecco" e mi siedo. Accanto a me c'e' una
signora distinta e non resisto: "mi scusi Signora, ha una penna?"
Qual e' la morale di tutto?
Che
sono una tipa alla moda senza saperlo, che infondo se ti serve qualcosa
basta chiederla e che, punto 3 se scrivi sul pullman poi ti viene la
nausea.
Con oggi finisce il mio primo mese da bloggereveryday, 31 giorni, 31 post.Posso farcela.
p.s
la donna che mi ha prestato la penna, mi ha passato una bic nera con,
sull'estremita', una grossa etichetta rosa con scritto Mirella, sara'
mica stata una maniaca del controllo? chi di voi, passate le elementari,
scrive ancora i nomi sulle penne?
"povera
disgraziata, questa e' stata cosi' gentile da prestarmi una penna che
io l'ho etichettata subito come maniaca.. e' stato piu' forte di me
vedendo il nome sopra, magari era semplicemente una scambista di penne"
Vi abbraccio forte,
Buon Febbraio a tutte
Angela
MA CIAOOO.
RispondiEliminama come mi piace leggerti!!!..
mi rilassa moltissimo....
badate bene...
NON HO MICCA DETTO CHE MI FA DORMIRE!!!!!
e che in una casa grande,3 bimbi,il provare ad avere un'attivita come il cucito creativo...
avere qualche minuto per
RILASSARSI E' MERAVIGLIOSO!!!!
amore mio...a lavorare da me...ETICHETTAVAMO TUTTO
-metro da sarta
-righelli,squadre
-gomme
-matite,biro
-forbici....
-i quaderni con le regole gli appunti!!!
:-))))
si come a scuola!!!
magari si era portata a casa la biro dal lavoro.....
POVERETTA.....
DA MANIACA DEL CONTROLLO A LADRA!!!!!!!
HA HA HA HA
N'ALTRO PO' CHE ANDIAMO AVANTI DIVENTERA' NA TERRORISTA....STA POVERA DONNA..
CHE T'HA PURE PRESTATO LA PENNA!!!
SIGNORA..
TRANQUILLA
QUI SI SCHERZA
SIAM RAGAZZE!!!
un abbraccio buon fine settimana!!!
noi dovremo vestirci x na festa di carnevale..
ha poi se riesco faccio le foto...
ciaooooooooooooooo
Non si può più fare a meno di te..sei mitica!!!!!!!!!!!!!! Giò
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