L’intervistato di oggi è un libraio (con tanto di barba
grigia e occhiali tondi): Guido Duiella che gestisce la "Libreria Popolare di via Tadino” a Milano ed è presidente
dell’ Associazione librai indipendenti della città. Perché intervistare un libraio? Perché sono una buona
lettrice e volevo capire le dinamiche di una libreria indipendente che lotta contro l’accanita concorrenza dei megastores che spesso offrono libri a prezzi scontati. Perché vorrei parlare di scelte e
consapevolezza, ancora una volta.
Guido, quali sono le differenze tra una libreria
indipendente ed un megastores in termini di servizi, oltre che di rapporti
umani?
Bisogna distinguere innanzitutto le diverse categorie di librerie. Esistono
i megastores (es. Feltrinelli e Mondadori) che sono realtà molto grandi
che offrono al lettore milioni di copertine scelte con criteri commerciali e di dinamiche di mercato e applicano delle politiche di sconto che certo non possono supplire il servizio offerto da una libreria indipendente. All'interno di queste non ci sono librai, ma commessi che non hanno spesso la competenza per poter offrire un servizio adeguato, oltre al fatto che difficilmente possono “prendersi del tempo” per chiacchierare col cliente suggerendo alcune letture. Poi ci sono le
librerie di catena che, come suggerisce la parola stessa, sono vincolate nella scelta dei libri che offrono in base alla disponibilità degli stock e nuovamente a politiche "di consumo". La libreria
indipendente invece, vive a stretto contatto con il mondo degli scrittori e
dell’editoria e seleziona in maniera del tutto autonoma le copertine; riesce ad offrire diversi servizi come la consegna a domicilio, la prenotazione di testi e l'organizzazione di incontri e presentazioni. Al di là del rapporto umano, che non va mai sottovalutato, il libraio è in grado anche di dare consigli personalizzati avendo spesso una buona conoscenza della propria clientela. La lettura incentivata da incontri vale molto più di
una politica di sconti.
Che libri ci sono qui e come si incentivano i giovani
esordienti?
La nostra è una libreria generalista, con settori più
approfonditi di poesia e religioni in genere, ma offriamo comunque un ampio
ventaglio. Sicuramente le scelte non vengono fatte in base all’onda
pubblicitaria, ma con criteri di contenuti. Per quel che riguarda i giovani non
c’è un canale privilegiato, giovane o anziano che sia lo scrittore, un buon
libro è un buon libro. Bisogna saper scremare anche fra gli esordienti, ogni
anno escono ca 60.000 titoli ma molte non sono proposte interessanti ed ogni
libro vuoto sul mercato disincentiva il lettore a fare altre letture.
Chi frequenta questa libreria?
Intellettuali, scrittori, ma anche studenti, laici e non,
abbiamo un pubblico eterogeneo, molti del quartiere e molti altri che vengono da
fuori. Ovviamente la crisi ha un po’ ridotto il volume d’acquisto per tutti.
Io, che leggo molto, spesso mi rivolgo al mercato dell’usato
per poter leggere a prezzi più contenuti. Sbaglio? Fa male alle librerie il
mercato dell’usato?
Quel che conta è leggere libri buoni, quindi no, non
sbagli. Ci sono titoli che non vengono più pubblicati perché gli editori
preferiscono promuovere altre letture più commerciali quindi si possono trovare
cose molto interessanti nell’usato. C’è da dire inoltre che spesso vengono gonfiati i prezzi di copertina per favorire poi una strategia di sconti. Ecco perchè capita di trovare sul mercato libri costosi e poco interessanti il cui valore non rispecchia i costi di realizzazione. Noi non
escludiamo, nel tempo, di avere una sezione dedicata all’usato con vecchie
pubblicazioni. L’importante è sempre una scelta di lettura e non di consumo di
libri. Se già una persona legge molto poco e incappa in libri poco interessanti
rischio che questa persona vada meno volentieri ad acquistare un libro e quindi
perdo un potenziale lettore.
Che rapporto c'è tra la vendita di libri e l'E.book o tecnologia in genere ?
La realtà virtuale andrà sempre di più in parallelo al mondo
cartaceo, ma non per questo ci danneggia. L’importante, ripeto, è che si legga,
che si diffondi sempre di più la lettura in Italia, soprattutto se consapevole.
Trovo che sia utile avere se viaggio uno strumento che mi permette di portare
10 libri al peso di uno, quindi in certi casi può essere anche utile. Ovviamente rimane il valore dell’oggetto-libro verso il quale creo un legame
affettivo che la tecnologia non può offrire, ma un lettore “tecnologico” potrà sempre comprare un libro di
carta.
Qual è il ruolo dell’Associazione dei librai indipendenti di
Milano?
Promuovere il ruolo della libreria come luogo di incontri,
comunicare chi siamo, cosa offriamo e fare delle cose in comune. Bisogna
salvaguardare la lettura e noi ne abbiamo una buona responsabilità, ecco perché
facciamo incontri in libreria e scegliamo accuratamente le proposte che
offriamo perché abbiamo anche un ruolo di diffusione culturale.
Spero che questa intervista sia stata per voi interessante e che
soprattutto spinga tutti a comprare libri nelle piccole librerie
indipendenti di quartiere, a fare quel passetto in più per andarle a
cercare, perchè le nostre scelte possono influenzare il futuro di queste
realtà. Ringrazio Guido Duiella per il tempo che mi ha dedicato.
Se volete potete leggere anche l'intervista più autorevole:) che Guido ha rilasciato a Repubblica, qui
Buon lunedì,
vi abbraccio forte
Angela
Se volete potete leggere anche l'intervista più autorevole:) che Guido ha rilasciato a Repubblica, qui
Buon lunedì,
vi abbraccio forte
Angela
CIAOOOOOOOOOOO
RispondiEliminae brava...l'intervista al libraio è una chicca..adesso hai rotto il ghiaccio,farai interviste a tutti!!!!!!!!
sabato ho fatto il corso di cucina...PASTICCERIA NATURALE!!!! ERA IL TUO CORSO!!!
lo chef è di milano........devi andarci!!!!
ho pubblicato le foto.
Corro a vedere le foto!
EliminaTi abbraccio
Angela
Angela, con tutto il bene che ti voglio, un commento a questo post te lo lascio molto volentieri, ma sono sincera....non l'ho ancora letto, è troppo lungoooo e voglio leggerlo con la dovuta calma (che in questo momento non ho, perchè il cucciolo d'uomo reclama la sua mamma!)
RispondiEliminaun abbraccio e non ti scoraggiare!
Emanuela