Il cappotto appeso ancora sà di cumino e curry..in frigo conservo dolcetti colorati e nella credenza ho un barattolo chiuso di salsa di mango che non vedo l'ora di assaggiare e qualche nuova polvere profumata:
ecco il mio prezioso bottino! Una cena meravigliosa, surreale..
Io, Marco e Vishnu.
Ho tra le mani questa scatola di latta..sono un pò emozionata..forse perchè sò che andrà dall'altra parte del mondo..nella lontana India. Smalti, cremine, cioccolata..cosine da donna, cosine piccole.
Almeno per me, almeno per noi..donne europee.
Da quando ho conosciuto questo ragazzo, poco più grande di me, da quando abbiamo chiaccherato a lungo..anche grazie all'aiuto di Marco che coadiuvava le nostre chiacchere in inglese, sono cambiata.
Un collega di Marco, un collega indiano.
Per noi, ogni nuova conoscenza è un'occasione di scambio, un'occasione per imparare qualcosa..ecco perchè sono stata felice di averlo a cena da noi e poco dopo di andare noi da lui.
( non vi nego un pò d'ansia per la scelta del menù...le indicazioni di Marco sono state..: " Angela, eviterei il tuo solito pollo al curry e riso Pilàf per gli ospiti della prima cena..!" Aveva ragione..questo è un mio piatto forte, ma non adatto a chi questo piatto magari lo mangia 2 volte a settimana..)
Insomma, per la prima volta nella mia vita ho invitato a cena qualcuno e gli ho preparato un semplice piatto di fusilli con la salsa, acciughe e olive taggiasche, una robina proprio semplice che però ha avuto successo!!
( Alt..non che io sia una chef che prepari sono composte speciali, solo dico, che a volte mi piace stupire i miei commensali!).
Comunque..detto questo, ogni volta che frequentiamo Vishnu, dopo cena io e Marco ci perdiamo in lunghissime conversazioni che finiscono puntualmente per vederci in posizioni diverse.
La scatolina che ho tra le mani è per la moglie, di cui ho visto solo una bellissima fotografia, sembra una ragazza come me, eppure dall'altro lato della terra certe cose per noi normali non si possono neanche pensare! " Village girl " continua a dirmi lui con tono amorevole, quando gli chiedo di parlarmi di lei, macchèvillagegirl!!! Gli ripeto ( lui non sa che sono testona o forse non è abituato)..e poi Marco mi tira un pizzicotto perchè sono troppo insistente..
Intanto io la mia scatolina piena di "reati" gliela mando lo stesso!!
So che questa non è la classica filosofia dello scambio, non è la base per il confronto, non ho ragione solo io, non è che noi qui viviamo meglio, lo so bene..però mi viene dal cuore un senso profondo di amicizia verso questa persona lontana lontana..
come sono andate le vostre esperienze di scambi con nuove culture?
Oggi, ringrazio il cielo per avere mezza giornata per me!
Vi abbraccio forte forte,
perdonate la mia frequenza meno assidua a postare, ma sono davvero sommersa di lavoro!
Fatemi sapere il vostro parere!
Angela
che post carino che hai scritto! io scambi con le nuove culture li ho fatti per anni: mia mamma affittava la stanza a stundenti della Boston University. Di americani ne abbiamo avuti pochi, anche se la prima era proprio dell'Ohio ed è ancora una cara amica. Abbiamo vissuto con un francese, un indiano, uno spagnolo, un iracheno, un albanese e credo 5-6 americano. Scambi di cucina, di modi di dire e di abitudini!
RispondiEliminaE' bellissimo confrontarsi con persone che provengono da culture diverse! Mark ha colleghi che provengono da un po' tutte le parti del mondo e ogni volta è un viaggio!!
RispondiEliminaCome va il nuovo lavoro?
Ti abbraccio tesoro.
Annalisa
Forse in una grande città come Milano è inevitabile questo scambio ma per chi vive e lavora in cittadine di 40-50.000 persone non è facile conoscere culture diverse...lo era di più per me quando studiavo a Padova...ma all'epoca si avevano altri pensieri e forse a 20 anni non ti rendi conto di quanto incontrare persone che provengono da Paesi lontani possa essere un dono...
RispondiEliminaE' la prima volta che scrivo...