Ricordo perfettamente tutto...Non andavo spesso a casa sua, ma quando capitava che mia mamma non potesse venirmi a prendere a scuola era normale che mi fermassi da lei al pomeriggio per giocare alle bambole, ed io ero contenta.
Per darvi la giusta dimensione di me a quell'età 7/8 anni devo fare un passo indietro e spiegarvi meglio, io ero una bambina con i capelli spesso corti, quando andava bene a caschetto, (perchè più comodi da gestire), vestivo spesso con comode tute blu (colore universale e preferito in famiglia) o fuseaux con camicette bianche e colletti voluttuosi, avevo occhiali tondi azzurri perchè ero astigmatica e il mio sorriso pre-apparecchio non era proprio quello dei bambini della pubblicità kinder, se non fosse magari per la cascata di lentiggini che mi ha sempre caratterizzata sul quel facciotto bianco e le gote rosse che fà tanto pippi-calzelunghe. Non posso dire di esser stata una brutta bambina, perchè mentirei, però senza dubbio ispiravo simpatia.
Ylenia, mia coetanea e compagna di classe alle elementari aveva capelli lunghissimi, la carnagione era olivastra, era molto esile e magra e spesso metteva la gonna con stivaletti scamosciati o i jeans con le Lellykelly appena uscite, ovviamente non aveva occhiali e spesso aveva splendidi cerchietti con perline o fiorellini, ultima cosa...Ylenia era figlia unica ed io no.
Ricordo benississimo la sua casa, anche se sono passati quasi 20 anni dall'ultima volta che l'ho vista, era piccolina..la cucina aveva un tavolo rotondo con un grosso centrotavola (che oggi direi fosse pacchiano). La sua camera.......la sua camera era bianca di quelle camerette con il letto incassato nell'armadio a muro, stracolmo di giochi e peluches, tanto che tra tanto pelo difficilmente si distingueva la sagoma di quel grande e grasso gattone persiano, Romeo, che era, bisogna ammetterlo, il secondo principino di quella famiglia.
Le ore passate in quella cameretta si perdevano tra giochi, stupidi bisticci tra bambine e me che guardavo tutto quel regno magico con un pò di invidia.
I miei genitori sostengono che fossi una bambina buona, educata e molto vivace, ( quale genitore non direbbe così del proprio figlio....) ma io so, che sono stata un pò invidiosa della mia amica Ylenia.
Quando ho cambiato scuola, perchè ci siamo trasferiti a Novi Ligure da Genova e sono entrata per la prima volta nella nuova classe (parliamo della quarta elementare) ho subito trovato la degna sostituta ad Ylenia..
Bambine così o adolescenti o giovani donne o persino anziane si possono incontrare ad ogni età e per me quei due incontri sono stati fondamentali.
Dico proprio fondamentali perchè attraverso le nostre enormi differenze, capisco ora, quello che i miei genitori avevano scelto per me.
Io avevo forse una o due barbie, non avevo vestiti firmati (anche se mia mamma sostiene che avessi anche io le mie LellyKelly), non facevo danza classica, ma....non ridete (due ore di doposcuola facendo balletto genovese quando abitavo a Genova, vestita come una damina con tanto di gonnellone e fazzoletto in testa).
Quando abbiamo cambiato città l'altra faceva pattinaggio artistico, con quei bellissimi costumi sbrilluccichini che facevano tanto principessa Disney ed io... dopo qualche tentativo di pallavolo in parrocchia, avevo capito che preferivo stare a casa quei 2 pomeriggi rimasti dopo le ore di tempo pieno, con mamma e mia sorella.
Da tutto questo nasce lei...
Lei, è Olivia, la mia bambola.. fatta da me, dai capelli (lana e alpaca) alle scarpette (tweed) ed è seduta in panciolle su una credenza di casa casina, che aspetta con ansia che qualche bambina o bambino la prenda in braccio per giocare. Spesso questo succede con le figlie dei nostri amici..dicono che sono la "regina dei giochi" perchè qui da noi...c'è sempre qualche bel lavoretto da fare..ed io mi diverto come una pazza...finchè non è arrivata Eleonora e le nostre chiacchere sono diventate una nuova bella collaborazione..ma questa è un'altra storia e ve la racconto lunedì...
un grande abbraccio
Angela