Quando ero ragazzina mi chiudevo spesso nella mia stanza dai muri carta zucchero, accendevo la mia pregiata collezione di candele, sceglievo un cd adatto e stavo in silenzio.
A volte facevo stretching, altre volte scrivevo o semplicemente mi rilassavo.
Era il mio spazio.
Sempre da ragazzina quando volevo dar sfogo ad un cambiamento mi coloravo i capelli e non so come, riuscivo a vedermi bene in qualunque modo. Forse perchè l'esigenza era solo cambiare. Ricordo che un pomeriggio, senza data e senza tempo, dopo essermi raccolta i capelli in una coda alta, ho preso le forbici e l'ho tagliata di netto. Avevo una testa un pò imbarazzante, ma nonostante le urla di mia mamma non ho vacillato. Poi, ho nascosto la mia opera d'arte sotto un capellino da baseball rosa e sono andata dalla parrucchiera di fiducia per "farmi aggiustare il guaio". Il punto è che dovevo essere io ha dare il taglio.
Crescendo ho molto attenuato questo mio lato, tant'è vero che sono più di 5 anni che ho i capelli lunghi e del mio colore naturale, che a me pare un pò spento, ma che papà dice: "Il biondo cenere è il migliore di tutti!" e allora mi convinco anche io.
Vi racconto queste cose perchè da un pò di tempo, soprattutto da quando sono a Milanocity, le giornate corrono veloci ed io sento che sto perdendo qualcosa. Non so spiegarvi bene cosa, ma sò che è così. Ecco perchè volevo informarvi che prenderò una piccola vacanzina anche dal blog perchè ho bisogno di me.
Non so dirvi come e quando, magari posto già domani, ma non voglio pensare che uno spazio nato per me debba diventare un compito, tutto qui.
Ho intenzione di bere quel costosissimo thè verde giapponese che sta sonnecchiando sulla mia credenza da quasi un anno
Ho deciso di tornare a leggere davvero
Ho intenzione di ascoltare un pò il cd di Anna, magari accendendo qualche candela
Ho voglia di scrivere quella lettera
Scusate amiche mie, devo vivere un pò
Angela