mercoledì 8 giugno 2011

La storia continua..parte 2

Andai al liceo e come tutti i ragazzini di quell’età cercavo di conformarmi al branco e spesso, non riuscendoci, mi nascondevo in camera e piangevo..che poi chissà perchè! Ogni cosa che vivevo, ogni piccola negazione da parte dei genitori era per me un motivo di sofferenza e vivevo questa diversità come mostruosamente imbarazzante…che poi di diverso non avevo nulla, ma a 14 anni era questione di stile..di sciocchezze…così è iniziato per me un periodo lungo di crisi esistenziali e domande assolute, che poi ho scoperto fossero i problemi della maggior parte delle persone di quell’età. Ricordo pianti e pianti, dubbi e dubbi…Devo fare la missionaria o posso fare la stilista? Per cosa sono nata?? Non era una questione di incertezza sul lavoro che avrei fatto, ma proprio una lotta interna alla mia coscienza per decifrare cosa ero brava a fare, cos’era scritto nel mio DNA…
Questa fase di incertezze e domande più profonde ho scoperto nel tempo non fossero ad appannaggio di tutta la popolazione della mia età. La mia era una ricerca viscerale e nessuno dei miei amici sembrava starci male o soffrire di questa mia strana ed incurabile malattia…


Poi, mi iscrissi all’Università ed entrai in quel modo di studentesse fiere ed indipendenti che stannocostruendoillorofuturo e mi sentii per la prima volta al posto giusto..
Avevo lasciato in un cassetto ogni mio ibrido di lavoro creativo e pensai, erroneamente, che ero cresciuta per collezionare bucce d’arancia essiccate per confezionare le candele a Natale, ero troppo grande per dipingere sulle tele ascoltando semplicemente il mio cuore, ero troppo grande per tutto questo. Dovevo studiare, laurearmi e trovare un lavoro serio e all’altezza delle mie ambizioni.


Il rigido quadro dei miei progetti è crollato un giorno di Maggio.
Marco, durante l’estate lavorava per avere in tasca quell’indipendenza che ogni studente invidia ai lavoratori..ed io??? Come potevo riempire le giornate quando lui non c’era??
Aveva appena aperto un nuovo centro commerciale in città ed io presi la mia bici e andai a curiosare.. era il 3 Maggio ed io tornai a casa con un lavoro.

Photos by Sofies Haus


Vi abbraccio
Angela

6 commenti:

  1. MI APPASSIONA QUESTA STORIA NON VEDO L'ORA DI LEGGERE IL CONTINUO
    CIAO LUISA

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  2. Per me, purtroppo, quel 3 maggio deve ancora arrivare...

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  3. Non si può leggere senza lasciare un commento. I cassetti della memoria meritano rispetto, e se c'è la curiosità di tornare a leggere il seguito, allora è bene dirlo. Aspetto :)

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  4. Ciao bellissima, ti capisco....anche io a quell'età ero piena di paure e dubbi...cercavo anche io il "mio" posto nel mondo...ma qualche certezza l'avevo anche se poi, purtroppo, non si è verificata tale! Sapevo fin da bambina cosa avrei voluto fare e ho studiato per quello fino a farmi crollare tutto addosso.....ma questa è una storia lunga! Invece, per quanto riguarda l'appartenenza al gruppo...sono sempre stata un'anticonformista! Se tutti vestivano di blu, allora io vestivo di rosso...tanto per intenderci...ero "diversa" dal branco ma ero fiera di esserlo...e questo è stato premiato perchè i miei amici mi apprezzavano così com'ero e anzi...stavano con me proprio per quello...magari escludendo chi invece pensava di essere alla moda, e non solo nel vestire....Bisogna apprezzarci di più.....
    Cmq il finale della mia storia non è così felice come il tuo...non ho ancora trovato il mio posto e di sicuro non faccio un lavoro che mi gratifica e mi soddisfa al 100%.......Pazienza...
    Un abbraccio,
    lilly

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  5. Ciao bella!!...mi commuove sempre leggere queste storie di vita..di crescita, di cambiamento....di fioritura...si' perche' tutti noi siamo come dei boccioli che aspettano la stagione giusta per fiorire..!!! non vedo l'ora di leggere il seguito della tua storia!! ciao ciao
    Anna.

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  6. é stato un piacere leggere anche questo secondo post,mi riconosco per molti aspetti nel tuo vissuto.
    Anche se ho ancora grossissime e cicliche crisi esistenziali che mi portano a rivedere quello che faccio e a volerlo stravolgere.
    ed essendo il mio lavoro cretivo,si riperquotono costantemente su di lui!!Ma quando finiranno?
    Ormai sono grande!!!
    un bacio
    dani

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