lunedì 18 marzo 2013

Fà la cosa giusta...o almeno provaci!

Buongiorno a tutte e buon lunedì!!
Come avete passato il weekend? Io come già accennato sono andata sabato alla fiera sugli stili di vita sostenibili e domenica, dato il tempo, mi sono goduta casina casetta preparando pizza a volontà e facendo un pò di pulizie con Marco, in pieno relax. Volevo darvi il mio feedback sulla fiera, nel caso qualcuna non sia riuscita ad andarci e per chi ne volesse parlare insieme. 

Pro:
E' stata l'occasione per trovare produttori di diversi generi in un unico contesto. Noi abbiamo acquistato alcuni cereali bio a buon prezzo ed il muscolo di grano, ma c'erano anche numerosi stand di detersivi ecologici, abbigliamento sostenibile, i più classici prodotti caseari e salumi artigianali. L'area bimbi era forse tra le più interessanti, con l'angolo falegnameria per giocare... mi sarei buttata lì in mezzo...ovviamente non prima di aver indossato i guanti protettivi!


L'angolo abbigliamento "critical chic" dava spazio a giovani artigiani per esporre i loro prodotti e mi sono rimaste nel cuore un paio di scarpette di lino. Importante era anche l'angolo del turismo consapevole (che offriva spunti per itinerari nazionali e non, meno conosciuti ed originali), ma qui ci siamo limitati solo a prendere alcuni pieghevoli. Durante tutti e 3 i gg di apertura ci sono state diverse conferenze alle quali però purtroppo non abbiamo partecipato e dei laboratori extra di tessitura e creazione gioielli. Abbiamo mangiato un menù vegano molto gustoso e nei tavoli di molti stand di ristorazione c'erano bottiglie d'acqua gratuite per tutti.


Contro:
La fiera era a pagamento (6€ a persona) e questo ha alzato un pò le mie aspettative. Mi è dispiaciuto trovare per il 90% stand esclusivamente commerciali, perchè speravo che la fiera fosse più incentrata sulla diffusione di messaggi di consapevolezza sui nostri attuali stili di vita. Per persone come me (e come molte di voi) già predisposte ad una vita semplice  e attenta non c'è stata alcuna novità nel trovare bancherelle di sapone sfuso o di salami bio. Mi aspettavo invece, anzi pretendevo, maggiore informazione e consigli per migliorare quotidianamente le mie scelte.  Altro punto negativo sono stati i prezzi in generale: troppo alti. E' verissimo che la qualità e l'innovazione hanno un loro prezzo ed è comprensibile spendere di più, ma queste non devono essere ad appannaggio solo di poche famiglie. Ho visto un pacco di pasta integrale da 5oogr a 5.50€ e non mi sembra giusto considerando che è un bene di uso comune.

Detto questo, nonostante le mie aspettative fossero diverse, spero che questa fiera possa aver risvegliato un pò di coscienze e che non sia stata solo l'occasione di comprare e vendere "qualcosa di buono".  E' importante che tutti ci preoccupiamo di più del mondo in cui viviamo e che soprattutto, diamo il nostro contributo per migliorare le cose.
Siete d'accordo? siete stati alla fiera? conoscete altri eventi simili?

Vi abbraccio forte,
Angela

p.s non perdevi il programma su rai 5 (canale 23) di questa sera alle 21.15

3 commenti:

  1. Vorrei capire il meccanismo che muove consumo e sopratutto il commercio moderno!Per me è un rebus.
    Quando ero piccina,mio padre andava al mulino a far macinare il nostro grano,si poteva ottenere farina integrale,oppure separare la crusca e pagando ancora di più tre sacchetti:farina(sempre un pò grezza restava)cruschello,e crusca.
    Come che adesso quello che era il procedimento più semplice è diventato cosi terribilmente costoso?
    Chi può spiegarmi quando e come si è ribaltato il meccanismo?
    Le dinamiche mi restano oscure,ma credo comunque che l'avidità sia il perno su cui gira la giostra!
    Buona giornata.
    Annarita

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  2. Aspettavo questo post. Speravo come te che far la cosa giusta non si limitasse a "compra la cosa giusta... quella che ti vendo io!". Valuta come positivo anche il fatto che il tuo senso critico è molto sviluppato. Cioè: temo che questo tipo di fiere, per funzionare, per incuriosire, per avvicinare le persone, debbano restare un po' "vie di mezzo"... è triste doverlo dire ma... forse è comunque meglio che niente...

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  3. Ci sono stata domenica: sinceramente fin dal primo sguardo son rimasta sorpresa dal numero esagerato di persone. Ho seguito anch'io le tue riflessioni e alla fine purtroppo sono arrivata alla conclusione che un evento del genere per essere informativo e d'impatto dovrebbe essere più di nicchia. Quando si vuol raggiungere un grande pubblico alla fine si rischia di scadere nei soliti circuiti commerciali e anche se l'idea è bella l'impressione che ho avuto è stata quella di un grande centro commerciale del biologico e responsabile. Spero che nelle prossime edizioni la sensibilità a questa prospettiva migliori.Anche la location dovrebbe essere in linea con quest'ottica.
    Un abbraccio e buona giornata!
    Federica

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